Ambiente e Biodiversità
L’ area compresa nel territorio del Distretto fa parte della bassa pianura irrigua lombarda. In questo territorio il fenomeno dei fontanili si riduce rispetto alla porzione di territorio più settentrionale ed i suoli sono più evoluti, più fini, con tessiture prevalentemente franco-sabbiose e limose.
La vitale realtà agricola presente nel Distretto e la sua importanza storica che si perde nella notte dei tempi costituiscono un importante baluardo contro la cementificazione selvaggia e l’uso sconsiderato del suolo.
Miglioramento , conservazione e valorizzazione del territorio rappresentano una delle principali missioni del Distretto con particolare attenzione all’aspetto paesaggistico che ne rappresenta il genius loci, inteso come “anima”, carattere del luogo.
Rete Irrigua
La rete irrigua del Distretto rurale “Riso e rane” rappresenta una caratteristica peculiare, unica, costituita dai Navigli, da fontanili, da rogge e da una fittissima maglia di canali adacquatori e colatori che garantiscono l’irrigazione di tutti o quasi gli appezzamenti coltivati.
Oltre alla rete idrica principale il territorio è attraversato da un intrico di canali di portata sempre inferiore che conducono le acque d’irrigazione direttamente agli appezzamenti che ne necessitano.
Un patrimonio antichissimo che ha permesso a questa parte della pianura padana di essere uno dei territori agricoli più produttivi d’Europa e del mondo.
Le acque superficiali del Distretto sono rappresentate in primo luogo dal Fiume Ticino, fondamentale nell’irrigazione dell’area della Pianura Padana e nella produzione di energia elettrica.
Dal fiume, che segna il confine ovest del Distretto, prendono vita numerosi canali artificiali, un tempo impiegati per i trasporti oltre che per l’irrigazione. Tra di essi ed il più importante è il medievale Naviglio Grande la cui acqua pulita proveniente dal Lago Maggiore e derivata dal Fiume Ticino permette l’irrigazione di tutti gli appezzamenti di terreno coltivati nel Distretto ed in particolare quelli coltivati a riso. Gran parte della ricchezza paesaggistica del territorio del Distretto è rappresentata proprio dalle vie d’acqua che ne caratterizzano oltre al paesaggio l’elevata biodiversità sia vegetale che faunistica.
Oggi il Naviglio Grande, così come tutti i Navigli, ha riacquistato una valenza storico-culturale molto importante e con la sua atmosfera ed il suo fascino antico gioca un ruolo chiave nella promozione del territorio ed è ormai diventato il punto cardine di molti itinerari alla scoperta di scorci affascinanti delle campagne appartenenti al Distretto
Fauna
Nei territori del Distretto rurale “Riso e rane”, caratteristica è la presenza di una fauna, interessante e variegata, che sia specie di tipo stanziale quali: fagiani, starne, lepri e rane, che migratorie quali tortore, quaglie, tordi, cesene, merli, colombacci, germani reali, alzavole, marzaiole, beccacce, beccaccini, aironi rossi e cinerini, nitticore, garzette, trampolieri d’Italia, cicogne ecc..
Una fauna, quindi, ricca legata in buona parte ad ambienti d’acqua e quindi a stagni, paludi, rogge, fontanili, ma soprattutto alla coltivazione del riso.
Il Distretto rurale “Riso e rane” si impegna e si impegnerà in misura sempre maggiore nella valorizzazione, diffusione e rinaturalizzazione degli ambienti, tipici del territorio, in grado di favorire la presenza, la riproduzione e l’alimentazione della fauna selvatica.
Presso le Aziende agricole del Distretto si promuovono e divulgano interventi di miglioramento ambientale a favore della fauna tipica quali allagamento invernale delle risaie, colture a perdere in acqua e non, aree umide, prati marcitoi, mantenimento dei residui colturali ed in particolare delle stoppie di riso, diffusione e mantenimento di siepi per la produzione di bacche autunno-invernali per l’alimentazione dei selvatici e per favorirne il rifugio e la riproduzione, diffusione di filari di piante arboree lungo gli argini e quant’altro sia necessario per implementare una presenza faunistica in grado di caratterizzare la tipicità e la biodiversità del Distretto.
Biodiversità di fondamentale importanza in grado, quindi, di garantire al Distretto la produzione di risi di assoluta qualità.
Meglio per l'ambiente, meglio per tutti
Il grandioso aumento di produttività e qualità delle produzioni agricole ottenuto negli ultimi 60 anni ha avuto un prezzo per l’ambiente, che è ormai difficile sostenere. Questo problema è comune a tutte le coltivazione, ma particolarmente rilevante per raccolti molto importanti quali il riso. Come sottolineano le Nazione Unite con gli Obiettivi per uno Sviluppo Sostenibile, l’agricoltura può fornire alimenti nutrienti per tutti, generare reddito adeguato per gli agricoltori e al contempo proteggere l’ambiente, se praticata in modo corretto.
Il riso, come tutte le piante, ha bisogno di un suolo ricco dei nutrimenti adeguati per la sua crescita. Le caratteristiche naturali del suolo e gli eventi climatici sempre meno prevedibili fanno sì che non esista la “concimazione ideale” in ogni momento e ogni luogo, e che anche all’interno dello stesso campo coltivato le piante abbiano esigenze variabili. Troppo o troppo poco nutrimento hanno ugualmente conseguenze negative sulla crescita della pianta e sulla sua produttività e alterano la qualità del suolo e delle acque, con conseguenze sulle successive coltivazioni, la salute dei cittadini e lo sviluppo economico.
Il Distretto rurale “Riso e Rane”, in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano, ha sviluppato una nuova tecnologia per il supporto alla concimazione in risaia basata sull’integrazione di simulatori, telerilevamento satellitare e smart app per telefoni cellulari. Il sistema è basato sulla determinazione dello stato nutrizionale della pianta nei diversi punti di ogni azienda agricola, identificati tramite l’elaborazione automatica di immagini satellitari di altra precisione. La successiva integrazione tra dati satellitari e valori dello stato nutrizionale permette di ottenere informazioni ad una risoluzione tale da consentire distribuzioni della concimazione in modo variabile secondo le precise esigenze di ogni punto del campo (agricoltura di precisione).
La concimazione effettuata in questo modo garantisce alte efficienze d’uso del concime azotato, con conseguenti elevate produzioni, minori costi e minore impatto ambientale. Questa tecnologia completamente automatizzata è gestita direttamente e autonomamente dall’agricoltore.